Jadransko more, otok Cres, pogled iz Lubenica, (snimio Vladimir Bugarin), 2011.

Mare Adriatico (Adriatico)

Mare Adriatico (Adriatico),  parte del Mar Mediterraneo tra le Alpi Dinariche e la Penisola Appenninica. Si estende in direzione  nordovest-sudest, dove attraverso le Porte di Otranto si collega con il Mar Ionico. La sua superficie è di 138595 km2, la lunghezza è di 783  km, la larghezza media 248,3km, e la profondità media è di 173 m.

Il nome deriva da Adria, colonia commerciale nel delta padano, nella quale dal VI sec. a.C. operavano i Greci, gli Etruschi e i commercianti veneti. Nelle fonti greche si chiama Ἰόνιοϛ κόλποϛ (Golfo Ionico), Ἀδριατικόϛ κόλποϛ (Golfo Adriatico) e Ἀδριατικηˋ ϑάλλαττα (Mare Adriatico), nelle romane Hadriaticum mare (Mare Adriatico) e Mare Superum (Mare Superiore). La zona dell'Adriatico settentrionale, sopra il collegamento Pesaro (Italia) - l'Isola di Unie (Croazia), dalla superficie di  19000 km2, è la regione più settentrionale del Mar Mediterraneo nonchè la parte meno profonda della piattaforma continentale. La profondità media è di 35 m, ed il meno profondo è il Golfo di Trieste (25 m). Riceve attorno all' 80% dell'afflusso giornaliero totale d'acqua dolce nel Mar Adriatico, di cui il  60% va al fiume Po, uno dei più grandi del Mediterraneo. L'Adriatico settentrionale è  parte sommersa della Pianura Padana. Il livello dei mare (intorno ai 100m) si è innalzata dopo il pleistocene a causa dello scioglimento dei ghiacci ed è stato allora che le coste in generale, hanno ricevuto le forme odierne: la grande articolazione dell'Istria e del Quarnero (con alcune grandi isole) e  bassorilievi della costa da Monfalcone verso ovest e sud. Le caratteristiche oceanografiche del Mare Adriatico dipendono dall'influenza dell'atmosfera e dalle acque della terraferma sul mare nonchè dall'azione reciproca dei Mari Ionico ed Adriatico. La salinità è nel Mar Adriatico settentrionale minore (35‰) che nella sua parte meridionale (38‰) a causa dell'afflusso di acqua dolce proveniente da numerosi fiumi alpini e dal fiume Po. Le concentrazioni saline dipendono anche dai cambiamenti temporali: annuali (a causa dei quali d'estate la salinità è minore), semestrali (a causa dello scambio di masse d'acqua tra l'Adriatico e la parte orientale del Mar Mediterraneo) e di molti anni (si rileva un lieve aumento della salinità nel corso degli ultimi decenni). La Temperatura del mare dipende maggiormente dal flusso di calore superficiale, che porta al riscaldamento dell'Adriatico nel periodo caldo dell'anno e al suo raffreddamento nel periodo freddo dell'anno. D'inverno la temperatura superficiale dell'Adriatico settentrionale è minore di  8°C (è stata pure registrata  una temperatura attorno i 4°C), mentre nell'Adriatico meridionale intorno ai 13°C. La temperatura superficiale estiva è più uniforme e si aggira tra i 24 i 25°C (la più alta fino ai 28°C). L'acqua negli strati più profondi dell' Adriatico è praticamente sempre più calda di 11-12°C. La caratteristica generale dell'influnza termica del mare nell' Adriatico settentrionale sta nella sua cessione di calore all'atmosfera che contribuisce all'aumento della temperatura dell'aria nel periodo più freddo dell'anno. Le correnti marine nell'Adriatico viaggiano in senso contrario al movimento delle lancette dell'orologio: dalla costa orientale verso nord, e dalla occidentale verso sud, con l'esistenza di alcune correnti trasversali. Le velocità di tali correnti non sono grandi, tra i 10 e 20cm/s. Ai mutamenti del flusso del mare si arriva in diverse stagioni dell'anno a causa dei cambiamenti della temperatura e della salinità nonchè dell'influenza dei venti. Le  maree si manifestano nella variazione del livello del mare, con periodi giornalieri e di mezza giornata. L'alta marea di mezza giornata si comporta similmente alle correnti, avanzando in senso contrario al movimento delle lancette dell'orologio; la sua amplitudine è la più grande dell'Adriatico settentrionale (26 cm). L'alta marea giornaliera si manifesta praticamente contemporaneamente in tutto l'Adriatico, la sua amplitudine è pure la più grande nella sua parte settentrionale (18cm). Oltre alle maree, sulla fluttuazione del livello del mare influiscono gli agenti atmosferici, per esempio, un ciclone profondo, che porta all'aumento del livello del mare fino ad 1m, causando l'allagamento di Venezia e della sua laguna. Anche se a causa della piccola quantità di sali nutrienti nell'acqua il Mare adriatico è poco produttivo, la sua parte settentrionale, a causa di diverse influenze specifiche, viene ritenuto uno dei territori più produttivi nel Mar Mediterraneo. Secondo valutazioni approssimative, nell'Adriatico abitano 6000-7000 specie vegetali ed animali, delle quali numerose non sono abbastanza studiate (fauna; flora). Economicamente si sfrutta il territorio dell' Adriatico settentrionale, che come territorio principale per la pesca fornisce introrno al 60% della pesca complessiva dell'Adriatico. La più importante è la caccia al piccolo pesce azzurro (sardella, papalina, merluzzo e altre). Tutta la zona dell'Adriatico settentrionale è dedita alla pesca di profondità con le reti a strascico, anche se le retate contano appena un terzo della pescata media in molti mari settentrionali. Economicamente sono importanti anche i frutti di mare, in partcolare negli allevamenti (maricoltura). Il fondale marino dell'Adriatico settentrionale è ricco di giacimenti di nafta e gas naturale, che si iniziano a sfruttare.

R. Matijašić, T. Đakovac

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