Partito Comunista d’Italia (PCI)

Partito Comunista d'Italia (PCI), in letteratura anche Partito Comunista Italiano, fondato nel 1921 a Livorno da parte della frazione del Partito Socialista d'Italia. La maggioranza dei socialisti istriani, dopo lo scisma del loro partito in gennaio del 1921, è passata al partito comunista, sopratutto per il suo radicalismo e per la sua fermezza nella lotta contro le squadre fasciste. I fogli comunisti erano Il Lavoratore e Il Proletario.

Hanno allargato la rete partitica sull'intera Istria, fondavano organizzazioni nelle città nelle quali già esistevano le organizzazioni socialiste prebelliche. La struttura era territoriale divisa in tre zone: Capodistria con Isola, Pola con Dignano, Pisino, Albona, Rovigno e Umago e la zona distaccata d'Abbazia. Gli appartenenti alla gioventù comunista erano seguaci fanatici della dottrina di V. I. Lenin, e si facevano chiamare i figli di Lenin. Al momento della fondazione il partito contava 400 membri, di nazionalità italiana, croata e slovena. Nella lotta contro i fascisti, già nel 1920, sono state fondate le formazioni di protezione, chiamate squadre di difesa, organizzate a Pola in ogni quartiere e rione, formate da 6 o 7 giovani armati. Alle elezioni parlamentari del 1921 il partito ha vinto 3807 voti (7%) ed era il terzo partito in Istria per il numero dei votanti. La maggioranza dei voti ha vinto nei distretti politici di Pola e Capodistria. Però già dal 1923 il partito si era trovato in semi legalità. Allora ha adeguato l'organizzazione alle condizioni illegali dell'operato, ed era l'unico partito che ha continuato l'attività anche dopo la dittatura e il divieto delle attività alle organizzazioni non fasciste avvenuti nel 1926. Nello stesso anno in Istria sono attive 32 cellule del partito con un totale di 373 membri divisi per le zone. Le organizzazioni maggiori e più attive erano a Pola, ad Albona e ad Arsia. Nel 1929 è stato creato il Comitato federale del partito comunista per l'Istria. Anche se ha mostrato la sua attività più forte durante gli anni Trenta, non ha particolarmente minacciato il sistema esistente.

BIBLIOGRAFIA: V. Bratulić, Razvoj komunističkog pokreta u Istri 1918–1941, u: Istra, Hrvatsko primorje i Gorski kotar 1919–1979 (zbornik), Rijeka 1980; L. Giuricin, Il P. C. I. e la questione nazionale e contadina in Istria, Karojba i okolica (zbornik), Karojba 1983; H. Buršić, Provala organizacija i članova KPI između dva svjetska rata u južnoj Istri, Labin 1981; D. Dukovski, Fašizam u Istri 1918–1943., Pula 1998.

D. Dukovski

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Literatura

V. Bratulić, Razvoj komunističkog pokreta u Istri 1918–1941, u: Istra, Hrvatsko primorje i Gorski kotar 1919–1979 (zbornik), Rijeka 1980; L. Giuricin, Il P. C. I. e la questione nazionale e contadina in Istria, Karojba i okolica (zbornik), Karojba 1983; H. Buršić, Provala organizacija i članova KPI između dva svjetska rata u južnoj Istri, Labin 1981; D. Dukovski, Fašizam u Istri 1918–1943., Pula 1998.