Teatro popolare istriano, Teatro cittadino di Pola

Teatro popolare istriano, Teatro cittadino di Pola, l'istituzione cittadina teatrale e culturale fondata come Teatro popolare a Pola il 19 marzo 1948, tramite la risoluzione del Comitato popolare della città di Pola, nell'edificio di Politeama Ciscutti.

In quella data è stato fondato il nucleo della compagnia drammatica, e l'anteprima (Dundo Maroje di M. Držić) è andata in scena il 22 gennaio 1949. Fino alla fine del 1970, quando l'edificio è stato chiuso temporaneamente a causa del logorio, la compagnia ha effettuato diverse centinaia di rappresentazioni, e sono state allestite anche numerose rappresentazioni drammatiche, opere e altre rappresentazioni delle compagnie in tournée. L'edificio è stato rinnovato completamente nel 1956, ed è stata formata la compagnia stabile, e il teatro ha cambiato il nome in Teatro popolare istriano. Una delle stagioni di maggior successo è stata quella del 1956/1957, quando la compagnia ha realizzato 188 rappresentazioni e allestito numerose rappresentazioni delle compagnie in tournée. I registi erano Lojze Štandeker, il quale ha realizzato diversi titoli (Povlačenje/Il Ritiro di M. Božić, Na trnu i kamenu/Sulla spina e sulla pietra di P. Budak, Na kraju puta/Alla fine della strada di M. Matković, U agoniji/Nell'agonia di M. Krleža, Duhi/Spiriti di D. Gervais, Ujak Vanja/Lo zio Vania di A. P. Čehov), e Lj. Crnobori. Nella metà degli anni Cinquanta spesso era ospite il regista Slavko Midžor, ma anche altri: Petar Malec, Vlado Vukmirović (specialmente agli inizi degli anni Sessanta), Janko Marinković, Leo Tomašić, Zdravko Velimirović; nel 1962 Marinković ha allestito la prima croata della trilogia L'Alcestiade (Alkestija) di Thornton Wilder. Accanto alle rappresentazioni di vasto repertorio (C. Goldoni, E. Zola, P. Stanković) e agli adattamenti delle opere di letteratura mondiale (J. Hašek), la compagnia metteva in scena anche le operette, con l'aiuto di diverse istituzioni e associazioni cittadine (Glazbena škola/Conservatorio, KUD/SCA "Matko Brajša Rašan"). Il direttore della piccola orchestra di casa era → D. Marčelja. Nei tempi a seguire, le operette sono state tolte dal repertorio a causa degli ingenti spese, e così è fallito anche l'intento di fondare l'orchestra sinfonica cittadina. Per un periodo era attiva anche la Piccola scena (Mala scena), cioè Scena intima (Intimna scena), nei vani del Club dei tecnici (Klub tehničara) in Via Sergi. D'estate la compagnia usava anche il podio davanti al Tempio d'Augusto in Piazza del Foro a Pola per l'esecuzione delle opere classiche greche, come l'Edipo re di Sofocle nel 1960 (regista V. Vukmirović), e come scenario teatrale fungeva anche il portale romanico - gotico del Convento francescano. Fino al 1970, il teatro ha allestito 213 prime e messo in scena 2050 rappresentazioni. Ha compiuto le tournée sull'intero territorio istriano e ospitato le compagnie teatrali di Karlovac, di Varaždin, di Fiume (Dramma italiano), di Belgrado e altri. Anche se il teatro non ha mai raggiunto elevati livelli professionali, non avendo nemmeno le possibilità materiali e di quadri, ha avuto l'influsso rilevante sulla vita culturale di Pola e dell'intera Istria. Il potere municipale ha chiuso l'edificio nel 1970, a causa del logorio, fino al rinnovamento totale. Tramite la Delibera dell'Assemblea comunale di Pola, nel 1971 la compagnia teatrale è stata sciolta, e una parte del personale tecnico ha continuato l'attività nell'istituzione la Scena istriana (Istarska scena), la cui attività principale era l'organizzazione delle manifestazioni culturali a Pola e in Istria. Con l'unificazione dell'attività sociale con la Scena istriana (il film festival, il salone d'esposizione), nel 1977 è stato fondato il Centro per le attività sceniche e per le belle arti, il quale allestiva ospitando le rappresentazioni teatrali a Pola e in Istria. Con il nome di Pulafestival, il Centro ha operato dal 1982 al 1994 come base tecnica e organizzativa del film festival. Nel corso del rinnovamento dell'edificio del teatro il palcoscenico è stato allargato e allungato, sono stati installati i moderni impianti tecnici e le luci, la parte destinata al pubblico è stata rinnovata in piena fedeltà alle forme originali, sono stati adibiti gli spazi per i servizi tecnici, per gli attori, e nella parte anteriore dell'edificio gli uffici, la sala piccola e gli spazi per le esposizioni. Nel 1989 l'edificio rinnovato è stato solennemente aperto con la prima dell'opera Ero, lo sposo caduto dal cielo (Ero s onoga svijeta) di J. Gotovac rappresentata dall'Opera dello HNK (Teatro popolare croato) di Zagabria. Da allora, nel teatro vengono messe in scena diverse rappresentazioni culturali, vengono ospitate le compagnie teatrali, vengono allestiti i concerti e le mostre, però il teatro non ha una compagnia stabile. Dal 1994 opera con il nome INK (TPI) - Casa teatrale Pola (Kazališna kuća Pula). Nel 1996 è stata presentata la prima rappresentazione drammaturgica di produzione propria L'apriscatole (Otvarač za konzerve) di Victor Laroux (regista Robert Raponja), ed è stato fondato lo Studio drammaturgico TPI (Dramski studio INK), che raccoglie i giovani talenti. Da allora allestisce con continuità il Festival internazionale del teatro giovani (Medjunarodni kazališni festival mladih), che ogni anno ospita a Pola i pedagogisti drammaturgici croati e stranieri. Nel 2004 INK (TPI) - Casa teatrale Pola (Kazališna kuća Pula) ha cambiato il nome in INK - Gradsko kazalište Pula (TPI - Teatro cittadino di Pola).

BIBLIOGRAFIA: V. Ujčić, Kazališne kritike: Sa scene istarskog narodnog kazališta u Puli od 1954. do 1964, Pula-Pazin 1989; J. Lužina, Istarsko narodno kazalište, Pula (1948–1971), u: B. Hećimović (urednik), Repertoar hrvatskih kazališta 1840/1860/1980, Zagreb 1990.

J. Lužina, R. Matijašić

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Literatura

V. Ujčić, Kazališne kritike: Sa scene istarskog narodnog kazališta u Puli od 1954. do 1964, Pula-Pazin 1989; J. Lužina, Istarsko narodno kazalište, Pula (1948–1971), u: B. Hećimović (urednik), Repertoar hrvatskih kazališta 1840/1860/1980, Zagreb 1990.