Fortezza veneziana di Pola

Fortificazione veneziana a Pola, la fortificazione bassa in stile barocco sorta sulle rovine del castello medievale costruito sui resti della fortificazione romana (castrum). È stata costruita nell'epoca di trasformazioni radicali nell'architettura di fortificazioni, che venivano introdotte a causa dell'utilizzo della sempre più potente artiglieria; allora Pola, nel mezzo della guerra dei trent'anni (1618 - 48), per un breve periodo è diventata un importante punto strategico veneziano di difesa per la navigazione nell'Adriatico.

L'ha progettata e ha sorvegliato gli inizi della sua edificazione (1630 - 1633) A. De Ville, l'ingegnere militare francese. Agli inizi è stata pensata, e quasi per intera costruita, come una fortificazione rettangolare in maniera toscana con lati più corti (cortine), con quattro bastioni forti e regolari sulle cime dei quadrati per la collocazione di 24 cannoni, con la trincea di difesa e con quattro mezzelune sulla contraescarpa, con un ampio cortile nel quale si trovano gli alloggi per l'equipaggio, l'armeria, l'appartamento del provveditore e il pozzo. Nella seconda metà del XVII e nel XVIII sec. il progetto cambia e viene perfezionato; così per esempio, l'entrata che all'inizio doveva avere il ponte levatoio, per la buona parte eseguita sulla cortina sud, viene trasferita nel 1703 al lato ovest, più vicina alla erta salita. Sull'ordine del capitano di culfo, nei primi due anni della costruzione come materiale edile sono stati usati i grandi blocchi di pietra del teatro romani in rovine Zaro, però anche la pietra della vicina cava. Il sistema di difesa in quel tempo, già nel XVII sec., accanto alla fortificazione includeva anche il primo anello di difesa con la diga di difesa (lungo l'odierna via Castropola), le mura cittadine romane e medievali, rinnovate, le tenaglie sul promontorio davanti alle mura di difesa verso il mare (la locazione di Porta Stovagnana), una fortificazione più piccola sull'isola di San Andrea, simile a quella sulla cima del colle (probabilmente eseguita solo parzialmente), la vecchia torre di difesa, l'osservatorio e il faro sulla località Orlando (Torre della Guardia/Torre o Stronzo d'Orlando) sul punto dominante del controllo a vista della baia di Pola e del mare aperto. La fortificazione nell'ambito e nello sviluppo di tale sistema era diventata una specie di veglione. Durante il governo austriaco (chiamata Hafen Kastell) ottiene delle aggiunte e cambiamenti nella seconda metà del XIX sec. (la nuova armeria e i penitenziari, la guardiola ecc), però perde sempre di più il significato difensivo, particolarmente dopo l'inclusione di due bacini d'acqua nella sua struttura (1861 e 1876). Dopo la I guerra mondiale perde il significato difensivo. Oggi v'è situato il Museo storico dell'Istria. Questa fortificazione barocca sulla cima del colle polese ha dato un segno al tessuto urbano, come la più importante dominante ambientale dal XVII alla metà del XIX sec. Il suo significato simbolico, perché questa è l'ultima importante fortificazione di difesa in pietra, è conservato quasi completamente nella sua forma integrale, in un luogo che aveva sempre il ruolo di difesa dominante, dall'epoca in cui gli Histri hanno popolato la cima del colle polesano, e attorno a questo eretto le prime mura di difesa in muratura secca.

BIBLIOGRAFIA: A. Krizmanić, J. i D. Marasović, Kaštel Pula, prostorni razvitak mletačke utvrde, Pula 1988; M. Bertoša, Tutamen civitatis et provinciae, Istra, 1991, 29, 1–2; M. Budicin, Aspetti storico-urbani nell’Istria veneta, Trieste–Rovigno 1998.

A. Krizmanić

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Literatura

A. Krizmanić, J. i D. Marasović, Kaštel Pula, prostorni razvitak mletačke utvrde, Pula 1988; M. Bertoša, Tutamen civitatis et provinciae, Istra, 1991, 29, 1–2; M. Budicin, Aspetti storico-urbani nell’Istria veneta, Trieste–Rovigno 1998.