Moschiena, abitato e città fortificata medievale sulla costa orientale dell'Istria (45º13'N; 14º15'E; 170 m d'alt.); 310 ab. (2001), il comune di Valsantamarina, la Regione Litoraneo - Montana. È situata sulla cima conica prominente che domina i pendii orientali del Monte Maggiore.

Gli abitanti sono tradizionalmente legati all'agricoltura. Col tempo gli abitanti di Moschiena e delle frazioni nei dintorni sono scesi nella vicina valle, e lì hanno fondato → Valsantamarina, e hanno incominciato a occuparsi di pesca e di navigazione. Nella preistoria, sul luogo di Moschiena, si trovava il castelliere. Nel periodo dei governatori croati Moschiena era parte dello stato croato. È menzionata nel 1374 come un comune autonomo, quando era parte della signoria di Castua. Nel 1637 ha ricevuto lo stato cittadino. La fisionomia moderna, che ha anche oggi, la città assume nel medioevo. L'abitato è circondato dalle mura di difesa, cioè dalla serie delle mura esterne che formavano l'anello di difesa dell'abitato. Nell'abitato s'entrava dalla parte a sud, l'unica accessibile. Qui si trovano le porte della città rinnovate nel 1642 che, dal lato occidentale, protegge la torre quadrangolare. Davanti alla porta c'è la loggia (Stražnica). L'abitato domina il potente campanile e la chiesa a tre navate di San Andrea. Prima, la chiesa era a una navata, ed è stata allargata nel XVIII sec. Sull'altare principale ci sono 5 statue in pietra di J. Contieri dagli inizi del XVIII sec. Spiccano le case con le facciate rappresentative: la casa Negovetić-Dešković del XVI sec. e la casa Negovetić dal 1770. Fuori dalle mura della città ci sono le chiese con i loggiati caratteristici: San Sebastiano dagli inizi del XVI sec. e San Bartolo dal 1628. Il centro storico è stato incluso nel 1968 nel Registro dei monumenti immobili di cultura.

BIBLIOGRAFIA: A. Mohorovičić, Stari gradovi kulturnopovijesni fenomen liburnijske obale, Liburnijske teme, 1, Opatija 1974.

V. Kos

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