Opatija, panorama, (snimio Vladimir Bugarin), 2008.

Abbazia

Abbazia, città con porto ed è centro turistico (45020'N; 14018'E, a 1 m d'altezza del livello del mare); nel 2001 il numero degli abitanti era 7850; è parte della Regione Litoraneo montana. Si trova nella parte est della costa istriana, ai piedi del Monte Maggiore vicino al punto più alto della baia di Fiume,10 Km a sud ovest  di Fiume, lungo la ripida rocciosa calcarea costa sui pendii della quale si cala verso il mare fino a un stretta fascia litoranea della strada statale (D 21) che congiunge Fiume con Pola.

La parte occidentale d'Abbazia è protetta dal Monte Maggiore, al nord delle montagne del retroterra del golfo di Fiume. Il clima è caratterizzato da inverni miti (la temperatura media è di 4,7 gradi C). La temperatura estiva in media è di 23,3 gradi di C. Il Massiccio del Monte Maggiore assorbe l'umidità portata dai venti occidentali, per ciò Abbazia ha meno precipitazioni e molti più giorni solari (annualmente ha 2230 ore solari) della vicina città di Fiume. La vegetazione è sempreverde, subtropicale lungo tutta la stretta fascia del Litorale, ma è esigua di terra fertile e di sorgenti d'acqua. L'acqua viene fornita dalle fonti del Monte Maggiore. Il clima e gli speciali avvenimenti storici hanno permesso un veloce sviluppo della città. Dalla metà dell' XIX secolo Abbazia era un importante centro turistico attorno alla quale gravita una vasta zona dell'Europa centrale (la così detta Mittel Europa). La maggioranza della popolazione è impiegata nel settore turisticoo. La più grande ditta turistica è la Liburnia Riviera Alberghi S.p.a. Abbazia è anche la sede della ditta Adriatic Croatia International Club d.d. Il primo insediamento nella località d'Abbazia è apparso con l'edificazione del monastero benedettino di San Giacomo, e fu per la prima volta nominato nel 1449 con il nome di Abatia St.Jacobi al Palo o al Prelucam. Nel 1506 fu costruita la cappella di San Giacomo, probabilmente come parte del monastero (lo conferma ne è la scritta sulla sopraporta). Il monastero era situato sull territorio della signoria di Castua, perciò il potere temporale era detenuto dai capitani nominati dai Nobili, e il potere spirituale dai vescovi di Pola. Il territorio controllato dai vescovi di Pola in quei tempi si estendeva fino a Fiume. Dal 1560 il monastero apparteneva agli Agostiniani di Fiume, nel 1723 lo /lo riscattarono i Gesuiti, ma dopo lo scioglimento dell' Ordine dei Gesuiti nel 1774 appartenne alla curia vescovile di Fiume. Ancora oggi, l'arcivescovo di Fiume è portatore del titolo Abate di San Giacomo. La cappella di San Giacomo fu ampliata nel 1937. Attorno al monastero nei secoli che vanno dall' XVI al XVIII è cresciuto un piccolo villaggio di pescatori e un porticciolo. L'abitato moderno, contemporaneo si è sviluppato nella metà del XIX secolo, quando fu costruita la strada che conduce dal senso di Fiume ad Abbazia(1843). Appena fu costruita la strada fu costruita anche la Villa Angiolina (1844) di I. Scarpa, che fu frequentata da ospiti di prestigio. Un clima mite, la vicinanza del mare e il collegamento stradale, hanno favorito lo sviluppo e la fioritura di questa località come luogo di villeggiatura, balneazione, destinazione salubre per cure di malattie e destinazione per le gite.

Nel 1873, dalla ferrovia Vienna - Triere (1857), fu fatta una ramificazione che partiva da Pivac e riconduceva a Fiume, ma una notevole spinta al turismo fu data dalla Società delle ferrovie meridionali, che nel 1882 compro un cospicua quantità immobiliare. In quel periodo furono, pure costruiti gli alberghi di lusso (il Quarnero, l'Imperial e il Slavia) tante pensioni, ville sanatori, padiglioni, balneazioni, viali, passeggiate e parchi. Già 1889 Abbazia è stata dichiarata la prima stazione climatica balneare sul mare Adriatico, e il turismo della salute (talassoterapia; ospedale per il trattamento delle malattie del cuore e dei polmoni) divenuta pilastro dello sviluppo turistico. Con lo sviluppo del traffico turistico Abbazia ha cominciato a sistemare nel 1892 gli spazi pubblici; porta il piano regolatore secondo il quale gli edifici devono essere generalmente bassi e sistemati parallelamente con la costa, di fronte al mare e circondati dal verde. Già nel 1896. viene introdotta l'energia elettrica,  nel 1897 il sistema idrico, e nel 1908 il tram da Matugli a Laurana. E 'stata costruita la chiesa parrocchiale dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria in stile storicista, è stata sistemato il lungomare di 12 chilometri da Laurana a Volosco, sono stati sistemati i sentieri per le escursioni a Veprinac fino alla vetta del Monte Maggiore. Fino al 1914. Ad Abbazia hanno lavorato costruttori ben noti, come Max Fabiani, C. Seidl, ma i piani ulteriori sono stati interrotti a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Il periodo di rapido progresso è stato interrotto per l'arrivo dell'occupazione italiana ad Abbazia nel 1918. Tra le due guerre mondiali,Abazzia non creces, e nel  1960 inizia di nuovo un rapido sviluppo con la costruzione di nuovi alberghi (Ambasador, 1966, Pariz, 1967; Adriatic I, 1968; Adriatic II, 1971, Admiral, 1979). Il porto è costituito da un molo e un bacino protetto. Si sviluppa in particolare il turismo nautico(il marina Admiral con 200 ormeggi in mare e aterra) e quello congressuale. Un gran numero di eventi ha una tradizione e un livello alto. Il Carnevale a gennaio e febbraio, la regata internazionale di vela a maggio, il Kup vela Abbazzia a novembre.

BIBLIOGRAFIA: A. Niel, Die k. u. k. Riviera, Beč 1981; V. Ekl, Opatija – prostor i čovjek, Dometi, 1984, 9–10; Zbornik radova okruglog stola na temu Sto pedeseta obljetnica turizma u Opatiji, Opatija 1994; A. Muzur, Kako se stvarala Opatija, Prilozi povijesti naseljavanja, grada i zdravstvenog turizma, Opatija 1998.

R. Matijašić

Komentari

    Trenutno nema objavljenih komentara.

Ostavi komentar

* Slanjem komentara prihvaćate Pravila obrade Vaših osobnih podataka (e-mail i IP adresa). cancel reply


Literatura

Alfred Niel, Die k. u. k. Riviera, Von Abbazia bis Grado, Wien 1981.; Vanda Ekl, "Opatija – prostor i čovjek", Dometi, 1984., 9–10; Zbornik radova okruglog stola na temu Sto pedeseta obljetnica turizma u Opatiji, Opatija 1994.; Amir Muzur, Kako se stvarala Opatija, Prilozi povijesti naseljavanja, grada i zdravstvenog turizma, Opatija 1998.; Amir Muzur, „Tko je stariji: Volosko ili Opatija?“, Časopis za povijest Zapadne Hrvatske, II-III, 2007.-2008., 15-23; Berislav Valušek, „Vrijeme gradnje i kasnije obnove samostana i crkve sv. Jakova u Opatiji“, Radovi Instituta za povijest umjetnosti, 41, 2017., 215-232; Statut Grada Opatije (pročišćeni tekst), 12. 4. 2018.; Marko Medved, „Opatija sv. Jakova u Opatiji“, Croatica christiana periodica, 87, 2021., 165-176.

Slučajna natuknica

Koštabona