Dajla, pogled s kule palače Grisoni, (fotografija vlasništvo Glasa Istre, snimio Danilo Memedović)

Daila

Daila, abitato vicino a Cittanova (45°21′N; 13°32′E); 371 ab. (2001). Si è sviluppato attorno alla baia omonima, dove nella sua parte nord (Carigador) c'era il porto che usavano gli abitanti dei paesi vicini, specialmente di Verteneglio. Oggi, grazie alla costruzione di case di villeggiatura, Daila comprende l'intera baia, e nell'imediato retroterra e lungo la strada che segue il litorale vi si trovano gli abitati Zidine, Fermi, Sajini, Stanzia Brusada e Punta.

Gli abitanti si occupano maggiormente d'agricoltura (vite, olivi, grano), e di pesca, e nei tempi più recenti anche di turismo (i ristoranti, gli alloggi e gli autocampeggi Ladin Gaj e Mareda). Nell'età romana l'intera costa era abitata (i resti di diverse ville rustiche, le iscrizioni, le tombe e simili), e nel VI secolo è stata costruita la prima basilica del primo cristianesimo. Il convento esisteva già nel VI secolo, e il cenobio benedettino risale al IX secolo cca. Il toponimo è stato registrato per la prima volta nel 1028 come Ayla, quando il patriarca d'Aquilea la ottene in possedimento. Nel XIII sec. è stato abandonato per cause ignote, è venne in possedimento dei vescovi di Cittanova, i quali lo hanno assegnato alla famiglia nobile dei Sabini. Questi hanno costruito il castello il quale divenne il centro del grande possedimento, però in seguito è stato lasciato al totale abbandono. Nel 1736 lo ha comprato la famiglia capodistriana Grisoni, che lo ha ristrutturato e ha edificato il nuovo complesso del palazzo e dell'area signorile con il parco nel centro (il parco di cipressi giunge fino al mare). Il vecchio castello è stato demolito nel 1830, e Le Terrier de Manetot ha progetatto il nuovo palazzo in stile neoclassico (i lavori sono stati compiuti nel 1839). I benedettini sono tornati nel 1858, e hanno nuovamente abbandonato il luogo nel 1948, in seguito al processo montato e alla nazionalizzazione dei beni del convento. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è stata edificata dal 1763 al 1903 in stile tardo barocco - neoclassicistico. La parrocchia è stata istituita nel 1971. La chiesetta di Beata Vergine Maria è stata edificata nel 1912 sul promontorio Belvedere vicino al fondo della baia.

BIBLIOGRAFIA: L. Parentin, I Benedettini a Daila, Pagine istriane, 1969, 25.

R. Matijašić

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Literatura

Luigi Parentin, „Daila – memorie“, Pagine istriane, 19-20, 1967., 47-58; isti, „I Benedettini a Daila“, isto, 25, 1969., 29-43; Giuseppe Tamburrino, I Benedettini di Daila e S. Onofrio in Istria: ultime vicende (1940 – 1950), Praglia 1997.; Marijan Bradanović – Jugo Jakovčić – Radovan Oštrić, „Dajla“, Sic ars deprenditur arte. Zbornik u čast Vladimira Markovića, ur. Sanja Cvetnić, Milan Pelc i Daniel Premerl, Zagreb 2009., 81-102; Marino Martinčević, „Izvori za povijest benediktinskoga samostana sv. Ivana Krstitelja u Dajli u Državnom arhivu u Pazinu“, Vjesnik istarskog arhiva, 20, 2013., 229-240; isti, „Atti capitolari benediktinskog samostana sv. Ivana Krstitelja u Dajli (1881. – 1906.)“, isto, 23, 2016., 131-220; Dajla – Daila: testamenta heri et hodie, ur. Jerica Ziherl i Marijan Bradanović, Novigrad – Cittanova 2023.

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