Brigate d’oltremare dell’Armata della Liberazione Popolare (ALP)

Brigate d'oltremare dell'Armata della Liberazione Popolare (ALP), fondate in Apulia in ottobre del 1943, e anche dopo questa data come altre unità d'oltremare dell'ALP. Avevano 26000 aderenti, tra i quali più di 22000 Istriani e Liburni.

Il comando supremo dell'Armata della Liberazione Popolare della Iugoslavia è riuscito dopo la capitolazione d'Italia includere nelle proprie unità gli ex membri dell'esercito italiano e tedesco, gli internati, i membri dei Battaglioni speciali e i disertori iugoslavi rifugiatisi tra gli Alleati (in Africa settentrionale, ecc.) che volevano entrare nell'ALP. Per questi, a Bari era operativa la base d'accoglienza. I volontari non univa l'ideologia ma la provenienza sociale. Tra loro c'erano 1800 cca italiani e 450 antifascisti di altri stati. Gli appartenenti alle brigate d'oltremare erano in gran maggioranza nelle nuove, e tecnicamente più impegnative formazioni dell'AILP (l'artiglieria, l'aviazione, la marina). La Prima e la Seconda brigata d'oltremare guerreggiavano lungo l'intera Iugoslavia, la Terza era parte dell'VIII corpus e della IV armata nelle operazioni verso Trieste, la Quarta a Monopoli era incaricata per la logistica, la Quinta ha preso parte alla liberazione della Slovenia orientale e di Lubiana. Nel corso di 20 mesi hanno preso parte a più di 120 operazioni belliche. Sono periti 3200 soldati, e i feriti erano più di 7000. Nelle unità tra numerose attività culturali sono stati organizzati anche 22 cori.

M. Kocjan

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