Società folcloristiche, società amatoriali che coltivano la cultura tradizionale, cioè gli usi e i costumi popolari e le creazioni popolari. Dopo la II guerra mondiale in Istria si ricomincia a far rivivere e coltivare la tradizione orale degli ambienti rurali e di diverse nazionalità, e organizzare le associazioni folcloristiche.

Nel 1950 a Muggia è stata fondata la società Compagnia Folcloristica Ongia, nella quale erano attivi l\'orchestra con strumenti a fiato, un piccolo gruppo strumentale e un gruppo di sole donne che coltivano gli usi tradizionali e i costumi nazionali del XIX sec. (i membri della società hanno riportato dall\'oblio la vecchia danza \"il ballo della verdura\"). A sud di Trieste (San Dorligo della Valle, Bagnoli della Rosandra, Domino), dagli anni Sessanta è attiva la società slovena Tržaška Folklorna skupina Stu ledi (nell\'ambito della quale è attivo anche il coro di voci femminili). Questa coltiva i motivi tradizionali degli intorni di Trieste e delle regioni vicine, ospita i violinisti, i contrabassisti o gli zampognari dalle parti slovene dell\'Istria e altre. Nella società Slovensko kulturno društvo France Prešern (Società slovena culturale France Prešern) a Bagnoli della Rosandra è attivo il gruppo dei mandolinisti. Dopo il 1990 nella parte slovena dell\'Istria sono state fondate diverse società folcloristiche, le quali rinovano i costumi nazionali, coltivano i motivi popolari musicali e le danze, che per secoli fanno parte della tradizione della parte nord ovest della penisola (do pasi, sete pasi, saltin, zotis, manfrina, valzer, polca, mazurca, i motivi di discendenza tedesca \"ples z metlo\" (\"ballo con la scopa\") e \"ples na karego\" (\"ballo sulla sedia\"), nati anche sotto l\'influsso delle città vicine di Trieste, Venezia, Capodistria, Isola e Pirano. A Gallignana c\'è la sede di Etnomuzikološko-gledališke skupine Šavrini in Šavrinke (che coltiva, tra l\'altro, i tipici costumi nazionali maschili e femminili) e Folklorno društvo Sv. Miklauž. A Covedo è stata rinnovata la società Skala. In Folklorno društvo Žejanski zvončari sono attivi i Kantaduri e il gruppo di ballo che esegue i balli zotis, mazulin, polka, spic polka, valzer, potresuljka, accompagnati dalla fisarmonica, la berda e la cindra; sui loro costumi nazionali maschili e femminili si possono notare gli influssi delle vicine regioni slovene e dei centri urbani. Nel retroterra di Abbazia e a Mattuglie sono attivi otto gruppi di campanari, per lo più durante il carnevale. In Kulturno-umjetničko društvo Rudar, fondato nel 1949 ad Arsa, sono attivi tanti suonatori di strumenti, cantanti e danzatori che rappresentano il proprio paese alle rassegne e ai festival in Istria, in altre parti della Croazia e all\'estero. Folklorno društvo Cere, fondato a Cere nel 1956 dal gruppo Seljačka sloga (la quale è stata fondata nel 1945, però i suoi membri si esibivano anche prima della fondazione della società, per es. durante gli spettacoli dei partigiani nel 1944). Folklorno društvo Mate Balota è stato fondato nel 1968 a Pola, a motivo di coltivare la tradizione folcloristica e di promuovere l\'attività folcloristica, e il primo presidente è stato S. Zlatić. Sul territorio dell\'Istria del sud sono attive le sezioni folcloristiche delle società culturali e artistiche Barban (dal 1976 a Barbana), Uljanik (dal 1958 a Pola), Roverija (dal 1977 a Roveria), Stjepan Žiža (a Villa di Rovigno, attivo dall\'apertura della sala di lettura nel 1898), Dvigrad (dal 1975 a Canfanaro), Mendula (dal 1978 a Medolino, dove l\'associazione folcloristica era attiva già nel 1945). A motivo di educare i giovani, si fondano dei gruppi folcloristici alle scuole elementari, per es. Neven (dal 1955 in Sijana a Pola), Mladice (dagli anni Settanta a Gimino), il gruppo a San Lorenzo del Pasenatico (dal 1971) e altri, dai quali si sono formati numerosi folcloristi. Anche le società italiane a Dignano, a Gallesano, a Valle, a Rovigno, a Umago e altre, si occupano della cura della tradizione popolare, con zelo, ma senza un aiuto professionale.

E. Zonta