Arduino Berlam, gradska vijećnica (municipij) u Poreču, (fotoarhiva Glasa Istre, snimila Snježana Lehman), 2009.

Berlam

Berlam: famiglia d'architetti triestini che nel XIX e XX secolo promosse l'architettura a Trieste e dintorni. Parteciparono attivamente alla vita culturale, economica e politica, e furono d'orientamento irredentista. Giovanni Andrea (Trieste 3/VII/1823-Trieste 11/VI/1892) si laureò in architettura all'Accademia d'arte pittorica a Venezia.

A Vienna conseguì la laurea al Politecnico di Vienna e studiò architettura all'Accademia d'arte pittorica. Dal 1850 al 1850 lavorò nella direzione centrale della Direzione delle pubbliche costruzioni del Litorale / Distretto di Pisino). Nel 1850 introdusse nell'architettura di Trieste elementi stilistici del così detto Rinascimento veneziano  di M. Coducci e P. Lombarda (Palazzo Gopcevich).  In Istria progettò ed edifico stabilimenti industriali. Suo figlio Ruggero (Trieste 22/IX/1854-Trieste 12/X/1920) studiò architettura all'Accademia d'arte pittorica a Venezia dal 1871 al 1874, prosegui gli studi d'architettura e si laureò nel 1877 all'Accademia d'arte pittorica di Brera a  Milano (prof. Boito). Durante il tirocinio che svolse presso lo studio d'architettura del padre, progettò e poi diresse i lavori d'edificazione del teatro Politeama Ciscutti  a  Pola  1879-81. Nella progettazione di palazzi, ville e di molte altre abitazioni a Trieste introdusse per quell'ambiente nuovi elementi del così detto stile toscano. Legami famigliari con la famiglia Sbisà di Parendo lo condussero a Parendo, dove realizzò nel 1892 la casa Danelon e la casa Sbisà e il Bagno Parentino; nel 1894 le case Polesin e Vascotto, nel 1694 progettò  l'edificio del Tribunale distrettuale. Con il figlio Arduino progettò ed edificò dal 1904 al 1920 grandi costruzioni urbane molto importanti per l'urbanistica di Trieste: la Scala dei giganti, il Tempio Israelitico e il Palazzo RAS.  Arduino (Trieste 20/VII/1880 - Tricesimo, 28/VII/1946) si è laureato in architettura nel 1904 al Politecnico di Milano, frequentò gli studi d'architettura all'Accademia dell'arte pittorica di Brera. Dopo aver finito il tirocinio condusse con il padre lo studio d'architettura. Nel1904 costruì la casa del Municipio di Parendo, per la quale è stato scelto lo stile medioevale dell'entroterra veneziano. Combinava il mattone con la pietra e il legno per l'interno, modellò l'arredamento in tutti gli spazi di rappresentanza. Nel 1927 restaurò lo stesso edificio. Dopo la fine della Prima guerra mondiale rilanciò il razionalismo nell'architettura, si battè per una visione personale, individuale dell'architettura, la quale era più vicina alla tradizione e alla memoria locale e famigliare. Ha attuato pochi  grandi progetti architettonici, punti conosciuti di Trieste: Banca d'Italia, Foro della Vittoria e il palazzo AEDES. In Istria ha costruito la centrale elettrica a Caroiba nel 1920, colonne commemorative a Fontane 1928 e in Piazza Garibaldi a Parendo la lapide commemorativa  di Giuseppe Piccoli 1933, a Parenzo. I suoi progetti del seminario diocesano di Parenzo (1942) del seminario di Pola (1943) che progettò con Lituano Sameron  non furono realizzati.

BIBLIOGRAFIA: C. Lettis, Giovanni Berlam 1823–1892, Architetture, Archeografo Triestino, 1994, 53; isti, Ruggero Berlam 1854–1920, Architetture fino al 1905, ibid., 1994, 54; M. Pozzetto, La saga di Berlam, Ruggero (1854–1920), ibid.; C. Lettis, Arduino Berlam 1880–1946: Architetture, ibid., 1996, 56; M. Pozzetto, Giovani Andrea, Ruggero, Arduino Berlam, Un secolo di architettura, Trieste 1999.

M. Đilas

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Literatura

Caterina Lettis, "Giovanni Berlam 1823–1892: architetture", Archeografo Triestino, 53, 1993., 33-88; Marco Pozzetto, "La saga di Berlam, Ruggero (1854–1920)", ibid., 54, 1994., 105-109; C. Lettis, "Ruggero Berlam 1854–1920, Architetture fino al 1905", ibid., 111-145; ista, "Arduino Berlam 1880–1946: architetture", ibid., 56, 1996., 203-235; M. Pozzetto, Giovani Andrea, Ruggero, Arduino Berlam, Un secolo di architettura, Trieste 1999.