Turismo nautico
Turismo nautico, è una forma moderna di viaggiare per scopi ricreativi, sportivi e di svago, con gli yacht e imbarcazioni di lusso.
In Istria il turismo nautico ha molte possibilità di sviluppo; la costa meridionale e occidentale della penisola istriana, sono ricche d'insenature con molti piccoli porti che offrono riparo, un clima mite con venti moderati e il mare non è troppo ondoso che dura tutta la stagione estiva di balneazione e delle crociere (15-V/30-IX.); sono presenti svariate bellezze naturali e storiche, ma è molto importante e interessante la posizione della penisola, situata in prossimità alle vie di comunicazione e turistiche e della parte croata dell'Alto Adriatico. Gli inizi del turismo nautico lungo il Litorale croato si registrano già verso la fine del XIX secolo e agli albori del XX. Così per esempio l'arciduca austriaco Karl Stephan fece sosta con il panfilo Ossero nel 1899 a Parenzo; l'imperatore tedesco Vilim II e la consorte Augusta Vittoria con il panfilo Hohenzzolern approdarono nel 1908 a Pola. Il re del Montenegro Nicolò I Petrovic con il panfilo Roumija approdò alle Isole Brioni nel 1911. Il principe ereditario Francesco Ferdinando con la consorte Sofia e la nave Lacroma, arrivò a Rovigno nel 1912. L'Italiano Guglielmo Marconi, Premio Nobel, con il panfilo Elettra visitò le Isole Brioni nel 1932. Il re del Regno Unito Edoardo VIII, e l'amica Wallis Simpson nel 1936 con il panfilo Nahlin, intrapresero la crociera lungo il Litorale adriatico e visitarono le Bocca di Cattaro, Ragusa, l'isola d'Arbe e altre destinazioni. Uno sviluppo più intenso incomincia all'inizio degli anni 70, specialmente dopo la fondazione della società ACI e con la divulgazione del turismo per gli Yachts. Sul litorale istriano sono ubicati (anno 2000) 11 marina ( Nella Regione istriana 9, nel litorale d'Abbazia 2), prevalentemente di I. e II. categoria. Nel litorale sloveno sono ubicati due marina e uno a Milje. Come su tutto l'acquario croato anche in Istria prevalgono i panfili a motore che a vela. Secondo i vessilli nazionali, la prevalenza dei panfili è la seguente: Germania, Italia e Austria, mentre la partecipazione croata è bassa. Nei porti addetti al turismo nautico in Istria sono stati registrati nel 2000, 77776 ospiti (turisti) in arrivo, con 285586 pernottamenti. Il turismo nautico appartiene tra le forme d'offerta selettive e in fase di un veloce aumento. Si calcola che il turista nautico spende parecchie volte di più mezzi finanziari che il turista classico nel corso dell'alta stagione, quando i prezzi sono più alti. Le entrate si riscuotono dal pagamento degli ormeggi fissi e di transito, in mare o nei posti a terra, dai sevizi e dalla manutenzione delle imbarcazioni, l'affitto di vani e imbarcazioni (charter), dai proventi del lavoro degli artigiani (tappezzieri, carpentieri,motoristi, velai e altri artigiani) ed infine entrate cospicue arrivano dalla ristorazione, dalle vendite commerciali, di benzina, gasolio ed altro.
BIBLIOGRAFIA: M. Blažević, Metode, način i sadržaj podataka statistike nautičkog turizma, Gospodarstvo Istre, 1992, 1; Dolasci i noćenja turista, Izvješća Državnoga zavoda za statistiku RH, I–XII, Zagreb 2002.
I. Blažević
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