Promontore

Promontore, abitato nella parte settentrionale del → Promontorio (44°48´N; 13°55´E; 47 m d'alt.); 845 ab. (2001), il comune di Medolino. È discosto dal mare, si trova su un'altura, abbastanza sparso con case tradizionali attorno alla piazza con la chiesa. Nella seconda metà del XX sec. si è allargato con la costruzione di case residenziali e di villeggiatura, e nei tempi recenti anche con la costruzione di interi quartieri residenziali.

Gli abitanti un tempo si occupavano di agricoltura e pesca tradizionali, e oggi lavorano nella vicina Pola e negli dintorni. Ha alcuni porticelli per i pescherecci e natanti sportivi. Il turismo è un'importante fonte di reddito (i villaggi turistici privati e le case di villeggiatura, gli autocampeggi Stupice e Runke). L'area era abitata già in preistoria e in epoca romana (i resti dei castellieri e delle ville rustiche), e la posizione che rende possibile il controllo sullo spazio marittimo dell'Istria del sud lo rende particolarmente importante. Nei dintorni dell'abitato e sul Capo Promontore ci sono numerosi reperti archeologici dalla preistoria e dall'antichità. Nel medioevo il territorio apparteneva a Pola, probabilmente sul luogo dell'odierno Promontore esisteva un abitato abbandonato dopo l'epidemie di peste nel XV e nel XVI sec. Nel tentativo veneziano di ripopolare il sud dell'Istria, sul territorio di Promontore sono stati insediati prima i bolognesi (1561). Siccome questo tentativo non è riuscito, nel 1585 sono state insediate otto famiglie dallo zaratino, i profughi del retroterra zaratino che fuggivano davanti agli ottomani. In seguito venivano anche altri immigranti dalla Dalmazia, cosicché nel 1638 c'erano già 270 abitanti. È stato allora che il nucleo dell'abitato odierno è stato formato. La nuova parrocchia a Promontore è stata fondata nel 1632, e la chiesa parrocchiale di San Lorenzo è stata consacrata nel 1664. Nella chiesa ci sono cinque altari in legno intarsiati indorati policromi con statue: l'altare principale è del 1640 cca, mentre gli altri dopo il 1659, e lo stemma della confraternita in legno intarsiato e il crocifisso per la processione sono della metà del XVII sec. Il campanile sulla piazza davanti alla chiesa è del XIX sec. Al cimitero c'è la chiesa di San Antonio di Padova (San Nicola). È menzionata nel 1458, e riedificata nel 1873.

BIBLIOGRAFIA: M. Bertoša, Jedan gospodarski i populacijski uspjeh mletačke kolonizacije. Selo Premantura (1585–1797), u: Istra: Doba Venecije, Pula 1995; V. Girardi Jurkić, Antička prošlost Premanture, Prilozi o zavičaju, 1985, 2; A. Horvat, R. Matejčić, K. Prijatelj, Barok u Hrvatskoj, Zagreb 1982.

N. Nefat

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Literatura

Miroslav Bertoša, "Jedan gospodarski i populacijski uspjeh mletačke kolonizacije. Selo Premantura (1585-1797)", Istra: Doba Venecije (XVI. – XVIII. stoljeće), Pula 1995.; Vesna Girardi Jurkić, "Antička prošlost Premanture", Prilozi o zavičaju, 2, 1980., 115-122; Anđela Horvat, Radmila Matejčić, Kruno Prijatelj, Barok u Hrvatskoj, Zagreb 1982.

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